Indiscussa regina delle tavole estive, l’insalata di riso può diventare un freschissimo piatto gourmet. Ecco 5 consigli per renderla davvero unica.
L’insalata di riso è il piatto estivo per eccellenza: chi non ne ha mai mangiata durante la bella stagione? Una soluzione invitante, facile da preparare e adatta a essere conservata alcuni giorni in frigorifero. Spesso può diventare… indigesta, soprattutto se non utilizziamo alcune piccole accortezze nella preparazione e se non scegliamo ingredienti giusti.
Se vuoi rivoluzionare la tua idea di insalata di riso, sei nel posto giusto: oggi ti sveliamo 5 trucchi per un piatto semplicemente perfetto!
Insalata di riso: 5 tips per renderla memorabile
1 – La scelta del riso
Fondamentale scegliere il riso adatto. Gli esperti suggeriscono di optare per un cereale che abbia una buona tenuta di cottura. Se vogliamo andare sul classico, possiamo optare sul Carnaroli o sull’Arborio. Un’alternativa interessante, data anche dalla forma allungata e sottile del chicco, potrebbe essere il Venere.
Se punti su un’insalata con frutti di mare, azzarda un Basmati. Quest’ultimo è profumato e in genere ha un sapore molto pronunciato, non adatto alla preparazione di un’insalata di riso classica. Una variante esotica potrebbe in ogni caso renderlo un interessante protagonista.
2 – La cottura
Diciamo la verità: una delle cose che proprio non ci piace dell’insalata di riso è che finisce troppo spesso per avere una consistenza collosa. Questo difetto è dovuto a un’errata cottura e a un errato raffreddamento. Vediamo come ottenere chicchi cotti a puntino. Basati sempre sui tempi di cottura indicati sulla confezione e in linea generale non cuocere mai il riso per più di 15 minuti.
Non sciacquare mai il riso sotto acqua fredda: elimineresti totalmente l’amido. Piuttosto distribuisci i chicchi su un vassoio o un piatto da portata e sgranali con una forchetta, poi lascia raffreddare a temperatura ambiente. Per accelerare il processo, puoi poggiare il contenitore con il riso nel lavandino riempito con acqua fredda: il processo è simile a quello della cottura a bagnomaria, ma al contrario. Invece di scaldare, raffredda.
La Cucina Italiana propone un metodo di cottura per veri Chef, ispirato da CostardiBros, ristorante stellato a Vercelli. Il locale è un autentico punto di riferimento per gli amanti del riso e dei risotti. I titolari consigliano di cuocere il riso immergendolo in acqua fredda: una volta portata a bollore, suggeriscono di procedere per 30 minuti, poi scolare, sgranare a lasciare raffreddare. Se seguirai questa tecnica, ricorda di scegliere riso Carnaroli integrale e di non salare l’acqua. Il lungo tempo di immersione e la cottura a freddo conferiranno al riso un gusto davvero unico senza necessità di aggiungere sapori.
3 – Applica la regola del tre
Una delle tentazioni più forti quando si prepara l’insalata di riso è quella di esagerare con gli ingredienti. Considerata (a torto) una ricetta svuota frigo, finisce per essere troppo ricca e pesante. Per non sbagliare, applica la regola del tre: massimo 3 ingredienti oltre al riso.
Verdure fresche, appena scottate, olive e cubetti di formaggio, per esempio. Oppure tonno, pomodorini e cipolla di Tropea. O ancora uova, piselli e carciofini sott’olio. Se desideri avere un condimento pronto perfetto per la tua insalata di riso, il Po ha tutto quello che cerchi: ortaggi genuini, tonno pinna gialla in tranci e una saporita salsa a base di pomodoro, aromi e un goccio di aceto invecchiato in botti di rovere. In una parola: deliziosa!
4 – Maionese sì o maionese no?
Le scuole di pensiero sono innumerevoli. A seconda della tua zona di origine, per esempio, potresti considerare la maionese un ingrediente necessario, o al contrario una vera e propria eresia! Il nostro consiglio è di non aggiungere la maionese all’insalata di riso appena pronta. Meglio incorporarla uno o due giorni dopo la preparazione, e solo se sei sicuro che non ne avanzerà.
Conservare a lungo l’insalata di riso condita con la maionese non è una buona idea: questa deliziosa salsa andrebbe ad alterare i sapori d’insieme e al tempo stesso la consistenza del piatto.
5 – Conservazione e temperatura di servizio
Ma l’insalata di riso va consumata tiepida, fredda o direttamente tirata fuori dal frigorifero? La risposta è: a temperatura ambiente. Fresca, non fredda. Facciamo chiarezza: appena pronta, prima di condirla è meglio lasciare raffreddare il riso in modo naturale e solo quando i chicchi saranno a temperatura ambiente si potrà condire.
Il condimento sarà leggero: olio e sale. I commensali aggiungeranno olio EVO o aceto a piacere. Il vantaggio di preparare l’insalata di riso è che si conserva per due o tre giorni in frigorifero. Puoi prepararne un po’ di più e servirla per due o tre pasti. Prima di consumarla, meglio tirarla fuori dal frigo con almeno mezz’ora di anticipo: in questo modo sarà più gustosa.
Ora sai come preparare un’insalata di riso perfetta! E tu, hai un consiglio o una ricetta particolare da condividere? Come prepari la tua insalata di riso? Pubblica su Facebook o su Instagram la tua ricetta preferita e tagga Ghiotto Galfrè!