GhiottoNews

Carciofini sott’olio: ricette regionali e tradizione a confronto

Non sarebbe bello poter consumare tutto l’anno le verdure dell’orto? Proprio con questo intento è nata la ricetta dei carciofini sott’olio e quella di molte altre conserve casalinghe. In Italia la passione per queste preparazioni di origine contadina ci accompagna da generazioni. Ecco come li preparavano un tempo le nostre nonne, le principali varianti regionali e alcuni suggerimenti su come sfruttarli al meglio in cucina.

Carciofini sott’olio: come li preparavano le nostre nonne?

Un tempo per preparare in casa i carciofini sott’olio, una delle più diffuse conserve casalinghe, si sceglievano circa 2 Kg di carciofini, 1 litro di aceto di mele o di aceto di vino bianco, 2 limoni, 4 cucchiai di sale grosso, 250 grammi di pane, pepe nero in grani.

La scelta ricadeva sui carciofi più piccoli e teneri. Per prima cosa si pulivano le verdure eliminando le foglie esterne più dure e i gambi. Le nostre nonne quindi tagliavano a metà i limoni e ponevano all’interno di una ciotola capiente le verdure mondate, i limoni, il sale grosso, pane ridotto a pezzetti e acqua fredda.

Dopo aver lasciato riposare per un paio d’ore, si portava a bollore una pentola con due parti d’acqua salata e una d’aceto. I carciofi venivano fatti cuocere per pochi minuti (3 o 4), per poi scolarli e lasciarli intiepidire poggiati a testa in giù su un canovaccio.

Ecco l’ultimo passaggio: riporli in barattoli sterilizzati, ricoprirli con olio extra vergine di oliva, aggiungere pepe in grani e un pizzico di sale. I barattoli venivano sigillati e riposti in dispensa, al riparo dalla luce diretta del sole.

Carciofini sott’olio: istruzioni per l’uso

Regione che vai… ricetta che trovi, anche quando si parla di carciofini sott’olio. Come puoi immaginare le procedure, gli ingredienti aggiuntivi ma anche i trucchi nella preparazione variano a seconda delle usanze e delle tradizioni regionali. Qualche esempio? Per prepararli secondo la ricetta sarda, prima di coprire con olio extra vergine di oliva e sigillare il contenitore, dovrai aggiungere uno spicchio d’aglio a pezzi nel barattolo. La variante siciliana, invece, prevede l’aggiunta di sedano tritato. Ancora differente è la ricetta napoletana: in questo caso dovrai avere sotto mano 1 pizzico di peperoncino e 1 pizzico di origano per aggiungere un tocco di sapore in più ai tuoi carciofini.

Carciofini sott’olio: li hai mai provati così?

Non solo stuzzicanti aperitivi! I carciofini sott’olio sono buonissimi da soli, certo, ma possono diventare davvero irresistibili se accostati a prosciutto crudo di Parma, mocetta valdostana o un buon prosciutto cotto alle erbe. Possono diventare un contorno goloso, o l’ingrediente principale di un’insalata gourmet: anche per una schiscetta irresistibile! Li hai mai provati su una buona pizza fatta in casa? Tagliati a fettine sottili e aggiunti a semplici involtini di bresaola, ricotta ed erba cipollina sono semplicemente deliziosi. La versatilità dei carciofini sott’olio è davvero grande: lasciati guidare dalla fantasia per creare piatti gustosi e genuini!

Carciofini sott’olio Ghiotto Galfrè: buoni come fatti in casa

Prova i nostri Carciofini sott’olio: li prepariamo esattamente come faresti tu, scegliendo le verdure migliori, le più tenere, da aziende agricole che hanno a cuore la natura tanto quanto noi. Utilizziamo soltanto i più piccoli: questa selezione ci consente di offrire un prodotto unico. Sono semplicemente scottati in acqua e aceto, li confezioniamo in vaso uno a uno e li copriamo con olio d’oliva per garantirne conservazione e sapore.

Li hai mai provati? Condividi le ricette che hai realizzato con i nostri Carciofini sott’olio sulla pagina Facebook o sul profilo Instagram Ghiotto Galfrè!